giovedì 1 aprile 2010

My Essential Discography

Ho impiegato esattamente due ore a scervellarmi, ma alla fine ce l'ho fatta: stilare una lista dei dieci album che in qualche modo mi hanno cambiata. Per ogni album (disposti in ordine puramente casuale) scriverò una mia opinione, il perchè l'ho scelto, i miei brani preferiti e il brano "outsider" (ovvero, una canzone dell'artista o della band che amo particolarmente ma che non è contenuta nell'album che ho scelto).


1. The Doors- The Doors


Cominciamo alla grande! Ormai è universalmente riconosciuto che i Doors siano una delle band di maggiore influenza nella storia del rock. Il loro album d'esordio è anche quello più bello, potente e completo. Ascoltando le undici tracce non si può far altro che immergersi completamente nell'atmosfera blues-psichedelica che caratterizza la musica di Morrison e compagni. La prima volta che l'ho ascoltato sono rimasta completamente folgorata!
I brani che più amo di questo album sono Break On Through (To The Other Side) e End Of The Night.

Outsider track: People Are Strange (from Strange Days)



2. Pearl Jam- Ten


Chi mi conosce sa quanto amo questa band! Anche per loro ho scelto l'album d'esordio, quello che coglie al meglio la loro essenza. Alive, Jeremy, Black e Even Flow sono delle hit mondiali, e quindi le ho conosciute ed amate sin da quando ero piccola, ma ho ascoltato l'intero album solo l'estate scorsa, in occasione della ristampa deluxe dei quasi vent'anni dall'uscita...e da allora non ho mai smesso! Ten è un disco molto arrabbiato, non per niente associa Nevermind dei Nirvana come colonna portante del grunge e della scena di Seattle negli anni '90, ma col tempo ha significato molto di più del solito "rock di disagio post-adolescenziale" che caratterizza il genere. Ho conosciuto ed amato Oceans, Porch e Go Home, ma la mia canzone preferita (oltre dell'album, pure della band e anche una di quelle che amo di più in assoluto) rimane Black, accompagnata da Alive.

Outsider track: Unthought Known (from Backspacer)



3. The Beatles- Abbey Road


Ovviamente loro non potevano mancare! Cambiamo un po' direzione dato che, invece dell'album d'esordio, per i Fab4 ho scelto l'ultimo album registrato in studio. Lo storico gruppo di Liverpool ha sperimentato moltissimo, attraversato diverse fasi, ma in linea generale possiamo distinguere due periodi per quanto riguarda genere e produzione musicale: gli inizi, quando esplosero fra i più giovani grazie a canzonette facili ed estremamente orecchiabili (ma non per questo scontate: le innovazioni musicali che apportarono sono notevolissime e anche il loro primo singolo, Love Me Do, può essere considerato un capolavoro); con Revolver inizia la loro fase matura: i testi si fanno più impegnati, la musica più complessa e i quattro cominciarono ad aprirsi alle sperimentazioni (che poi culmineranno nel successivo Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band e nelle bizzarrie acustice del White Album). Sono questi i Beatles che ho cominciato ad amare di più negli ultimi anni, ed Abbey Road è per me l'album più bello (assieme a Let it Be, praticamente suo complementare, e Sgt. Pepper's...) dal punto di vista strumentale e dei testi. Anche se per me questo disco è da considerarsi un pacchetto indivisibile di canzoni una più bella dell'altra, quelle a cui sono più affezionata sono Come Together e Something.

Outsider track: A Day In The Life (from Sgt. Pepper's Lonely Hearts Club Band)



4. Pink Floyd- Wish You Were Here


Sui Pink Floyd c'è poco da dire. La loro meravigliosa musica parla da sè. Forse la mia scelta è stata scontata, dato che Wish You Were Here è la canzone più conosciuta di questa mitica band inglese, ma poco importa. Se devo scegliere un album che mi ha cambiata, questo lo è di sicuro.
Come Doors e Beatles, i Pink Floyd sono insiti nel mio DNA, e quand'ero piccola non capivo The Dark Side Of The Moon, e le sonorità nostalgiche di questo album sono quelle che più mi ricordano la mia infanzia. La spettacolare Shine On You Crazy Diamond è la canzone portante, con i suoi ventisei minuti (in totale, fra prima e seconda parte), e anche la mia preferita.

Outsider track: Learning To Fly (from A Momentary Laps Of Reason)



5. Oasis- (What's The Story) Morning Glory?


Passiamo a tempi più recenti. Loro sono forse l'unica band al mondo il cui numero dei fan è pari solamente a quello degli haters. Io naturalmente faccio parte della prima categoria. Riconosciuto come uno degli album fondamentali del rock britannico, (What's The Story)... ha portato al successo planetario i due fratellini di Manchester, che si sono da sempre auto-proclamati legittimi eredi dei Beatles. Molti affermano che Wonderwall sia la canzone più bella di sempre, ma i Gallagher sono stati spesso e volentieri criticati, e forse è proprio per l'arroganza di Noel e per l'ego spropositato di Liam che questa band è tanto amata quanto odiata. Fatto sta che, pur essendosi ufficialmente sciolti l'anno scorso, gli Oasis saranno sempre ricordati come una delle band più importanti del nuovo millennio. I brani che preferisco sono Champagne Supernova e Don't Look Back In Anger.

Outsider track: Live Forever (from Definitely Maybe)



6. Alanis Morissette- Jagged Little Pill


Alanis Morissette è senza dubbio una delle migliori cantautrici degli ultimi vent'anni, e quest'album, anche se è stato il suo terzo, è da molti considerato il suo vero debutto. Alanis nasce nei primissimi anni '90 come cantante dance-folk, poi nel '95 arriva la svolta rock e il conseguente successo planetario.
Jagged Little Pill è un album strumentalmente perfetto, squisitamente pop e di gradevolissimo ascolto. Alanis sfrutta al massimo la sua particolare voce, mettendo in mostra tutte le sue capacità vocali (Forgiven), la sua caratteristica grinta (You Oughta Know), sfornando canzoni disincantate e malinconiche ma allo stesso tempo piene di forza e speranza, quasi degli inni agrodolci alla gioia di vivere (Ironic).
Le tredici tracce del disco vengono ulteriormente impreziosite dalla collaborazione con Dave Navarro (chitarra) e Flea (basso), entrambi Red Hot Chili Peppers (Navarro sostituì Frusciante per qualche anno).
Questo album mi ha aiutato enormemente a superare un periodo un po' buio e vuoto della mia vita, e per questo gli sarò eternamente grata.
Amo ogni singolo brano del disco, ma quelli che preferisco sono Ironic e Forgiven.

Outsider track: Uninvited (from City Of Angels soundtrack)

7. Radiohead- Ok Computer



Se gli Oasis hanno segnato la nuova età d'oro del Brit-pop, i Radiohead hanno portato il genere ad un altro livello. Non esiste band più sperimentale, sopra le righe, e che allo stesso tempo riesca sempre a mantenere un grande successo commerciale dei cinque ragazzi dell'Oxfordshire. Sono riusciti pesino a mettere la loro musica in primo piano senza influenze o costrizioni da parte delle case discografiche (v. caso In Rainbows), come purtroppo accade per molti altri aristi. Ok Computer è uno degli album più belli della band: uscito nel 1997, sembra quasi una profezia dell'era del boom tecnologico che avvenne negli anni immediatamente successivi. I testi parlano di alienazione, le melodie sono claustrofobiche con qualche cenno di elettronica. Inutile dire perchè questo disco si trovi qui. Karma Police e No Surprises mi hanno cambiato la vita.


Outsider track:
Creep (from Pablo Honey)

8. David Bowie- Aladdin Sane


Questa è stata davvero una scelta ardua, dato che considero Bowie uno dei miei più grandi miti. In effetti, quasi tutte le mie canzoni preferite si trovano in altri album, però ho scelto questo perchè considero le dieci tracce che lo compongono un ensemble perfetto ed indivisibile. Un' atmosfera sognante pervade Aladdin Sane, uno degli album più riflessivi e delicati del Duca Bianco. Lui stesso lo definisce uno "Ziggy Stardust in America", e in effetti ascoltandolo ci si sente trasportati negli splendenti USA degli anni '70, a ritmo di ballate rock 'n' roll degne del miglior Elvis. I massimi capolavori di questo disco per me sono Lady Grinning Soul e Time.

Outsider track: Space Oddity (from Space Oddity)

9. U2- The Joshua Tree


Un altro album americano per una band del Regno Unito. Non una semplice band, sia chiaro, ma una delle più stabili, longeve e amate di sempre. Forse la mia scelta potrà risultare un po' scontata, dato che The Joshua Tree è l'album più famoso degli U2, ma è il primo che ho ascoltato e quello a cui sono più affezionata (seguito da All That You Can't Leave Behind, How To Dismantle An Atomic Bomb e War). Non serve aggiungere altro, solo che Where The Streets Have No Name e With Or Without You sono le mie canzoni preferite del disco.

Outsider track: Stay (Faraway, So Close!) (from Zooropa)

10. The Who- Who's Next


Abbiamo cominciato alla grande, terminiamo allo stesso modo. Loro sono meno conosciuti dei loro "simili" (ovvero Beatles, Pink Floyd, Led Zeppelin), ma costituiscono una colonna portante del rock e del progressive-rock anni '60 e '70. Il disco è uno dei più sperimentali della band, ma anche uno di quelli che ottenne più successo. Merito di Baba O'Riley, vero e proprio inno generazionale (un complesso e più maturo sequel di My Generation), ma anche degli altri splendidi otto brani. Oltre la già citata Baba O'Riley, le mie preferenze in Who's Next vanno alla bellissima ballata Behind Blue Eyes.

Outsider track: Love, Reign O'er Me (from Quadrophenia)


Una speciale menzione a quegli artisti che "non ce l'hanno fatta" a rientrare in questa lista, non perchè inferiori agli altri, ma appunto perchè adoro tutto di loro e non riuscivo a decidermi di scegliere un singolo album, ovvero: Bob Dylan, The Rolling Stones, Fabrizio De Andrè, Muse, Queen e altri che sicuramente ricorderò appena pubblicherò questo post!

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